Cura di sé

Come fare la scelta giusta?

“Dobbiamo abituarci all’idea
che ai più importanti
bivi della vita
non c’è segnaletica”
Ernest Hemingway

Prendere delle decisioni importanti, lanciarsi verso una direzione piuttosto che un’altra o anche scegliere di non fare niente sono tutte situazioni che talvolta possono mettere a dura prova chi vi si trova davanti. Quello che spesso accade è che pensiamo e sentiamo di dover scegliere sulla base di una decisione più giusta a priori. Ma più giusta per chi esattamente? Sulla base di cosa decidiamo quale sia la scelta migliore? Di fronte a queste domande possiamo davvero impantanarci.

Perché è così difficile scegliere?

Dire di dover fare la scelta giusta implica che esista un’unica scelta più giusta da fare, un’unica via percorribile. Se la indovino bene, se la sbaglio: tragedia! Ma questa visione categorica di giusto/sbagliato, bianco/nero, non contempla il grande ventaglio di possibilità che esistono di fronte a una decisione. È una visione lineare che rischia di non considerare la grande complessità che caratterizza, invece, la vita di tutti noi.

In questo modo, se “sbagliamo” nel fare una scelta, macchiamo tutto il nostro percorso di scelte per questo errore perché sentiamo che tale errore non è modificabile e che quindi tutto andrà sempre male o peggio.

Questo ci farà sentire in colpa perché è come se la nostra scelta sbagliata rimanesse agli atti, scritto nero su bianco. In quest’ottica c’è una sorta di perfezionismo: “o faccio la scelta giusto o non valgo abbastanza”. Ma di fronte all’aspettativa di una scelta più giusta non c’è più scelta in realtà, perdiamo tutta la complessità possibile, esistente.

Esiste una scelta giusta a priori?

Il punto è che non esiste la scelta più giusta a priori, la scelta giusta per tutti, indipendentemente dalla persona che la prende. Non siamo scatole chiuse, siamo persone e come tali uniche, speciali.

Per questo a volte questa domanda ci blocca, perché non esiste un unico punto di vista, ma svariati, con diverse sfumature e sfaccettature, perché ciascuno di noi ha bisogni diversi, che variano continuamente e che non sono fissi, immutabili, immobili.

E una scelta giusta per tutti?

Ognuno ha il proprio bagaglio, la propria storia, le proprie relazioni complesse. La vita è piena di scelte e quella che sento più giusta per me in un dato momento e circostanza non è detto che sia la migliore per tutti, anzi, talvolta è possibile che la mia decisione non renda felici le persone che mi circondano, non venga condivisa, capita. Questo potrebbe far vacillare, far dubitare. Potrei chiedermi “perché una scelta che faccio per me dovrebbe far soffrire chi mi vuole bene?”.

Il fatto è che l’unico modo per sentirsi completi, riconosciuti e appagati è potendo esprimere tutte le parti di sé, ciò che ci rappresenta di più. Solo così potremo vivere una vita piena e nella quale sentiamo di riconoscerci. Altrimenti, facendo scelte sulla base delle aspettative degli altri, rischiamo di vivere una vita a metà, nella quale accontentiamo tutti gli altri ma lasciamo da parte noi stessi.

Scegliere = avere il coraggio di osare

Scegliere significa anche avere il coraggio di osare. Nessuno, infatti, sa mai in anticipo se una data decisione sarà la cosa migliore da fare, non c’è una garanzia per le nostre scelte. Solo noi potremo capire, ascoltandoci, se quella che intraprendiamo sarà la scelta migliore che possiamo fare ora, in questo momento, per quello che siamo, che sentiamo, che sappiamo adesso.

Per farlo, occorre osare e vivere un momentaneo stato di incertezza. Non possiamo sapere in anticipo cosa ci aspetta, ci possiamo immaginare determinati scenari, ma non possiamo avere la certezza di cosa comporterà una determinata scelta. Solo così ci sentiremo liberi e in pace con noi stessi.

Scegliere: un tema delicato da affrontare

Quello delle scelte è un tema molto delicato, a volte abbiamo come l’impressione di sentirci ingabbiati in scelte non nostre, che capiamo che non ci rappresentano, ma abbiamo paura di affrontarle, di cambiare, di turbare gli animi delle persone che ci circondano.

Se senti di trovarti in una situazione del genere e senti la necessità di fare chiarezza su quelle che possono essere le tue possibilità e i tuoi movimenti, l’aiuto di una terapeuta può essere, appunto, una scelta che può aiutarti a uscire da questo blocco.

Questi sono i miei contatti per fissare un appuntamento o per informazioni:

  • la mia email
  • il numero di telefono 349 4241925

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