Cura di sé

Gli altri non mi capiscono! Ma tu, ti ascolti realmente?

“Di’ sempre ciò che senti

e fa’ ciò che pensi”

Gabriel García Márquez

“Come stai?”

“Tutto bene, grazie, e tu?”

“Bene grazie, ciao!”

“Ciao”.

Quante volte ti sei trovato a imbeccare questa breve conversazione? Che si tratti del conoscente incontrato in strada, del farmacista sotto casa o di un amico, spesso la tendenza comune è quella di non comunicare ciò che si prova realmente, non tirare fuori ciò che si sente ma chiudere così il canale emotivo della conversazione.

Lungi da me suggerire di riversare sul primo che passa tutto il calderone emotivo che ti bolle dentro, ma vorrei innescare una riflessione: ti fermi mai a pensare realmente a come ti senti o a cosa stai provando? Spesso la risposta a questa domanda è no.

Soffermarci a capire

Le settimane si susseguono una dopo l’altra, aspettando il giorno di riposo e, presi dalla quotidianità, a volte ci dimentichiamo di vivere il momento presente, già proiettati a ciò che faremo quando saremo più liberi. E questo porta a un’attesa continua di un qualcosa che verrà, senza soffermarci a capire come ci sentiamo in quel dato momento.

Non solo: molto spesso, nelle relazioni con gli altri, anche quelle intime, abbiamo la tendenza a non esprimere il ventaglio di emozioni che proviamo. A volte perché per primi fatichiamo a riconoscerle, ma altre perché ci aspettiamo che gli altri comprendano a prima vista come ci sentiamo, che interpretino al volo le nostre reazioni e i nostri comportamenti.

E magari ce la prendiamo con loro se non lo fanno, come se leggerci dentro fosse una dimostrazione del loro amore per noi e, di conseguenza, l’errata comprensione una conferma del fatto che non sono abbastanza attenti e che non ci amano abbastanza. Come se il ruolo degli altri fosse solo quello di starci accanto e stare sempre in allerta circa i nostri cambiamenti emotivi!

So che questa realtà può sembrare ruvida e un po’ scomoda da accettare perché smonta un ideale romantico, ma la vita è questa, complessa e talvolta un po’ indigesta.

Quindi, cosa puoi fare per far sì che gli altri capiscano come ti senti?

È importante imparare a dire ciò di cui abbiamo bisogno, ciò che ci piace e ciò che non vogliamo, quello che ci fa piacere e quello che ci infastidisce. Gli altri non vedono dentro di noi, non possono sapere tutto di noi. Sta a noi mostrarci, farci sentire.

Ma perché a volte è così difficile?

Spesso lo è perché esprimere ciò che sentiamo ci espone alla possibilità di non essere capiti, compresi, accolti, visti realmente e quindi accettati. E questo può spaventare perché potrebbe farci soffrire. Ma d’altra parte è il modo più buono e sano di stare all’interno di una relazione.

Generalmente impariamo ad ascoltarci e ad esprimere ciò che sentiamo nel nostro percorso di crescita grazie alle nostre relazioni significative. Ma non sempre questo è possibile, fattibile o semplice.

Se senti di trovarti in una situazione in cui per te è difficile fare questi passaggi, ovvero darti ascolto, esprimere ciò che senti, parlare di come stai, comunicare agli altri i tuoi vissuti, potresti aver bisogno di un aiuto esterno per farlo. Se questo è il tuo caso, non aver paura di chiedere aiuto ad uno psicologo. Ti aiuterà a conoscerti meglio e nel profondo, così che tu possa imparare ad ascoltare la tua musica!

Se vuoi parlarne con me, ecco i miei contatti per fissare un appuntamento o per informazioni:

  • il numero di telefono 349 4241925

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Foto di copertina: Danie Franco su Unsplash

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